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13 minuti di lettura (2575 parole)

Personal Brand: la guida a 4 step per chi parte da 0

 


Se consideri il Personal Brand un elemento fondamentale per migliorare la tua carriera, in questo articolo scopriamo 4 step per crearlo partendo da 0.

 Perché è importante il Personal Branding?

Oggi più che mai, l’incertezza regna sovrana nel mercato del lavoro. Quante volte ti sei trovato a candidarti per una posizione junior dove venivano richiesti almeno 2 anni di esperienza nel settore?

Specialmente per i giovani inserirsi nel mondo del lavoro è un passaggio difficile, a causa dei continui mutamenti tecnologici. Il mercato richiede continuamente nuove competenze e si deve rimanere al passo.

Come dice Nicoló Andreula in Flow Generation: Manuale di Sopravvivenza per Vite Imprevedibili:

“Milioni di persone nel mondo occidentale sono già diventate “giocolieri di mestieri”, esperte nel destreggiarsi tra più di un lavoro: conducono un’esistenza a incastri, in cui il proprio reddito è un mosaico composto. Impieghi, progetti, impieghi, entrate passive. La tecnologia sta promuovendo questo tipo di vita lavorativa a frammenti, e in parallelo sta cambiando anche il modo in cui guardiamo a noi stessi.”

Questa frammentazione delle nostre vite professionali si allontana dal modello che abbiamo appreso durate la scuola dell’obbligo, il liceo e l’università. Queste istituzioni ci hanno guidato, a torto o a ragione, verso un futuro fatto dalla certezza di avere un lavoro stabile. Studia, impegnati e vedrai che troverai il tuo posto nel mondo.

Tuttavia, le innovazioni tecnologiche hanno scardinato le vecchie regole del mondo del lavoro, generando percorsi di carriera irregolari e discontinui. Per questo motivo molti professionisti si sono adattati gestendo diverse attività con cui mantenersi, diventando così dei “giocolieri di mestieri”.

Anche tu sei un giocoliere di mestieri?


Facci caso… nel mondo digitale probabilmente anche tu sei un giocoliere di mestieri, solo che non ci hai mai pensato. Io, per esempio, ho inziato a lavorare come giornalista e reporter freelance, ma ho avuto modo di studiare le basi di altre materie mentre lavoravo. Montaggio e post-produzione video, Design, User Experience Design, copywriting, SEO, sviluppo front end, analisi dei dati, social media marketing, tutte competenze che ho sviluppato durante il mio percorso professionale.

Senza accorgermene sto diventando un giocoliere di mestieri, e probabilmente lo stesso sta accadendo anche a te.

Non a caso oggi, nell’ambito della formazione digitale, si parla spesso della formazione di competenze T-shaped. Una vasta serie di materie conosciute in maniera orizzontale, e una stretta cerchia di materie approfondite in maniera verticale. In questo modo le nostre competenze sono elastiche e si adattano ai mutamenti del mercato del lavoro causati dall’avanzamento della tecnologia.

Come avrai notato l’unica cosa che non cambierà in questo percorso è il tuo Personal Brand.

Cos’è il Personal Brand?

Secondo Jeff Bezos, Fondatore di Amazon, il personal brand è quello che le persone dicono di te quando non ci sei. Volente o nolente, la tua attività professionale andrà a definire il tuo personal brand.

In un mondo del lavoro così discontinuo cambieranno le tue competenze ed il tuo percorso di carriera. Ma non il tuo Personal Brand, che ti seguirà e si evolverà con te.

Come prendersi cura del Personal brand?

Il Personal Brand può essere sviluppato sia online che offline.

La differenza è nel fatto che il passaparola offline è molto più lento e spesso limitato ad una cerchia di persone ristretta ad un limitato ambito geografico. In questo modo rischi di rimanere intrappolato in una cerchia di clienti, attuali e potenziali, che valutano di scarso valore quello che fai o che ti danno poche occasioni per crescere professionalmente.

Il passaparola online è invece nettamente più veloce, e infinitamente più potente. Basti pensare ai professionisti che grazie alla produzione di contenuto online sono riusciti a far crescere esponenzialmente la loro rete di contatti e, di conseguenze, le proprie opportunità lavorative.

Ovviamente non bisogna pensare all’online e all’offline come due mondi separati, entrambi creano sinergie e contribuiscono a plasmare il Personal Brand.

A tal proposito possiamo citare alcuni professionisti italiani come Federica Mutti, Luca Mastella, Francesco Agostinis o Alessandro Vercelloti (l’avvocato del digitale). Le competenze di questi professionisti sono conosciute proprio grazie alla forza dei Personal Brand che sono stati in grado di costruire.

 


I 4 Step per sviluppare il tuo Personal Brand

Ora che abbiamo capito cos’è un Personal Brand passiamo a 4 step fondamentali per iniziare a costruirne uno.

Premetto che questi 4 step sono il frutto della mia esperienza personale e delle mie ricerche. Sono molto utili per chi ancora non ha iniziato questo percorso, perché molto probabilmente affronterà gli stessi problemi che ho affrontato io.

Capisci chi sei

Sembrerà banale, ma non lo è. Capire chi sei è molto importante. Il Personal Brand online non è altro che la tua estensione nel mondo digitale, non vorrai che dica e faccia cose che non condividi?

Mi spiego meglio, tutti noi siamo frutto di un percorso che ci ha portato ad essere quello che siamo oggi. Quindi fingere sulla personalità, sui valori, sui titoli accademici e sulle competenze è un boomerang pericoloso.

Ricordati che la fiducia si guadagna goccia dopo goccia, ma si perde a litri. Quindi ti consiglio vivamente di non spacciarti per quello che non sei, perché ne pagherai le conseguenze nel lungo periodo.


 

Come capire chi sono?

Bella domanda, non è un percorso semplice e lineare, la scoperta del sé è un processo che continua durante tutta la vita. Però puoi individuare quali sono le motivazioni che ti spingono a fare quello che fai, ci sono diversi esercizi con cui puoi allenarti.

3 esercizi per capire chi sono

  • Il modello a 5 step per creare un mission statement può aiutarti ad individuare in che direzione vuoi andare nella tua vita. In questo modo inizierai a capire cosa ti rende felice e cosa puoi fare per raggiungere i tuoi obiettivi.
  • L’esercizio dei 5 Perché. Chiediti perché vuoi fare qualcosa 5 volte, andando a ritroso troverai i veri valori che ti spingono nelle tue azioni.
  • Un terzo metodo è semplicemente analizzare quello che fai durante il tuo tempo libero o quando ti annoi. In queste occasioni spesso diamo ampio sfogo alle nostre passioni e alla nostra personalità, prova a farci caso.

Io, ad esempio, ero e sono ancora molto innamorato dei giochi di strategia online. Quando ho iniziato ad occuparmi di marketing e personal branding, sono un po’ ritornato indietro nel tempo, quando studiavo strategie per vincere le mie partite.

Capisci a chi vuoi parlare

Una volta che hai capito chi sei, devi capire a chi vuoi rivolgere il tuo messaggio. Individua una nicchia specifica, che ha determinati interessi, e comunica per risolvere problemi specifici.

Attenzione! Non perderti in dettagliatissime analisi e definizione dell’audience persona all’inizio. Parti con un quadro generale del tuo interlocutore ideale.

Ricordati che la comunicazione online non è 1 to many, ma 1 to 1. Di conseguenze ti consiglio di costruire una relazione con le persone interessate a quello che fai, parlarci e confrontati. In questo modo capirai quali problemi stanno affrontando nella propria vita ed in che modo puoi aiutarli.

Facciamo finta che tu sia un insegnate di Yoga, per costruire un Personal Brand online ti basterà riprenderti con il tuo Smartphone mentre fai i tuoi esercizi o parli del tuo lavoro. Magari all’inizio non andare nello specifico, ma parla e mostra tutto quello che può essere utile per un neofita. In questo modo tutte le persone interessate allo yoga troveranno i tuoi contenuti online ed inizieranno a seguirti.


 

Andando avanti, affina l’audience persona

Ovviamente dovrai correggere il tiro andando avanti, è giusto partire in maniera un po’ più generale all’inizio, ma in futuro dovrai definire un audience persona maggiormente dettagliata (o anche più audience persona).

Tornando all’esempio dell’insegnante di Yoga. Una volta che hai iniziato a costruire un pubblico in maniera generale sulle tematiche dello Yoga dovrai scendere più nello specifico per individuare quali sono i problemi che le persone vogliono risolvere con il tuo servizio. Magari alcune persone vogliono fare Yoga per rilassarsi ed esplorare il proprio io, altre perché sono sempre stressate e vogliono uscirne, altre ancora perché sono affascinate dal mondo orientale. Il segreto del successo sarà proprio nella tua abilità di definire nello specifico le persone a cui vuoi parlare e costruire una comunicazione su misura per loro.

Inizia da subito a produrre contenuti

Bene, adesso arriva la parte davvero difficile, produrre contenuti. Dico difficile perché questo è il momento in cui dobbiamo metterci in gioco ed esporci al giudizio degli altri.

Durante questo percorso incontrerai due ostacoli particolarmente insidiosi.

Il principale ostacolo per chi parte da zero

La paura di farci vedere partire dal basso è la grande barriera all’entrata del Personal Branding. Se stai leggendo questo articolo hai già tutti gli strumenti tecnologici che ti permettono di iniziare oggi stesso a produrre contenuti. Quindi perché non lo stai già facendo?

Secondo la mia opinione i limiti non sono di natura tecnologica, ma culturale. In Italia siamo stati educati al rifiuto del fallimento. Questo perché a scuola e all’università fallire significa macchiarsi indelebilmente e perdere la possibilità di riscattarsi. Ecco perché, inevitabilmente, non tutti avranno il coraggio di sviluppare un personal brand online.

La paura quando produci contenuti sarà una cattiva consigliera, cerca di non ascoltarla. Tenderà a farti credere che ti stai semplicemente mettendo in ridicolo. Inizierai chiederti in che modo gli altri ti giudicheranno.

Cosa penseranno i miei amici di me? Ed i miei genitori? E l* mi* compagn*? Ed i miei colleghi?

Il consiglio che ti posso dare è… FREGATENE.

Probabilmente queste persone di cui temi il giudizio, diventeranno i tuoi primi supporter, o al massimo ti ignoreranno.

In ogni caso non dare troppo peso al giudizio degli altri, a meno che non facciano parte della tua nicchia di mercato. Concentrati sull’obiettivo che vuoi raggiungere, aiutare altre persone a risolvere un problema e condividere il tuo percorso. Non aspettare di avere dei contenuti perfetti, parti e migliora con il tempo.

Quando inizierai a postare saranno gli utenti stessi e valutare il tuo lavoro. Quindi parti, sbaglia ed impara durante il percorso.


 

Attenzione alla gratificazione istantanea

Appena avvierai il tuo progetto non avrai alcun riscontro da parte del pubblico. È normale, Roma non è stata costruita in un giorno, ed il tuo Personal Brand non fa eccezione. Il problema è che viviamo in un’epoca dove siamo ossessionati dalla gratificazione istantanea dei like, dei follow, e delle condivisioni.

I tuoi risultati miglioreranno con il tempo, perché testando inizierai a capire cosa funziona di più e cosa meno. Quindi dai il giusto peso a queste metriche, concentrati sulla costanza e sul valore dei tuoi contenuti.

Quali piattaforme scegliere per il Personal Branding?

Scegli le piattaforme che conosci meglio. Io personalmente ho scelto Facebook ed Instagram, perché sono quelle che utilizzo di più come utente. A supporto di Facebook ed Instagram ho deciso di utilizzare Youtube e questo blog.

All’inizio è meglio partire con 1 canale principale e 2 di supporto. Il canale principale sceglilo in base alle tue attitudini, parti dalla piattaforma che conosci meglio e che vivi di più durante la tua quotidianità.

I benefici di un approccio Multicanale

Ogni canale ha le sue regole, come disse Marshal Mcluhan, “il medium è il messaggio“.

Per questo ti consiglio di selezionare le piattaforme in base alla complessità e alla tipologia di messaggio che vuoi comunicare.

Sui miei profili social condivido i miei percorsi professionali e le mie tips sulla comunicazione, sull'advertising, sulla fotografia e sul marketing. Questo perché Facebook ed Instagram si prestano perfettamente per contenuti a metà tra l’intrattenimento, l’ispirazione e la formazione.

Su Youtube condivido le mie competenze su determinati argomenti. Mostro i video realizzati dall'agenzia per i clienti, ma anche creazioni digitali come la produzione musicale di SloU Cobra ed alcuni tutorial.

Sul Blog della Insight Agency condivido le mie competenze di Marketing a livello strategico, che richiedono un approfondimento maggiore, guide approfondite sulla scrittura creativa e sulla fotografia.


 

Impara durante il percorso

Producendo contenuti ti accorgerai che le tue competenze attuali non sono sufficienti per produrre post, video o articoli di qualità, che generino interesse negli utenti.

A questo punto ti consiglio di scegliere dei corsi o dei libri che vadano a potenziare quelle aree in cui vuoi migliorare.

Fai corsi su quello che ti piace

Il mio consiglio personale è quello di studiare di più quello che ti piace e dove sei più portato. Se odi fare video editing non ha senso fare un corso verticale su quel tema, acquisisci solo le competenze di base per poter produrre contenuti che siano sufficientemente gradevoli.

Crea le tue verticali sui tuoi punti di forza. Se ti piace e ti senti portato per il copywriting, verticalizzati su quello. In questo modo imparerai più velocemente e renderai irresistibili i tuoi contenuti facendo perno sui tuoi punti di forza.

Come capire quello che ti piace?

Il mio personale consiglio è quello di fare. Facendo scopriamo non solo cosa ci piace e cosa no, ma anche quali sono i nostri punti di forza e cosa apprendiamo più velocemente. Se ci accorgiamo che una competenza specifica stimola il nostro interesse, allora approfondiamola per costruire su di essa la nostra carriera.

Ricordati di condividere il tuo apprendimento, perché all’inizio sarà una parte importante del tuo viaggio. Documenta il percorso, non solo il risultato.

Alcuni consigli pratici per il tuo Personal Branding

Prima di concludere l’articolo voglio darti dei consigli pratici che io stesso sto applicando per sviluppare il mio Personal Brand.

Il Personal Brand non è tutto

La rete di conoscenze ti servirà per avere più opportunità. Ma ricordati che quello che ti permetterà di essere davvero spendibile sul mercato del lavoro sono le tue competenze. Trova il giusto bilanciamento tra questi 2 elementi.

In ogni caso, produrre contenuti per il tuo Personal Brand ti farà acquisire delle competenze che potranno esserti utili in futuro. Lo sviluppo di competenze e l’ampliamento della tua rete di contatti non sono attività scollegate, ma si alimentano a vicenda.

Ricordati che il mondo è off-line

Le relazioni offline sono più importanti di quelle online. Cerca di confrontarti dal vivo con altri professionisti che hanno già intrapreso il percorso che vuoi fare tu. Ti daranno utili indicazioni su come muovere i tuoi primi passi.

Scambia con loro idee e riflessioni. In questo modo potrai crescere più velocemente ed ampliare la tua rete di contatti.

Trova i tuoi Costruttori di Autostrade

Nel celebre libro di Jonathan Goodman, Viralnomics: How to Get People to Want to Talk About You, vengono analizzati le differenti 4 tipologie di utenti che dominano l’internet. Per aver successo con il tuo personal brand devi trovare quelli che vengono definiti i costruttori di autostrade, ossia le persone che amano talmente tanto quello che fai (e quello che comunichi), che diventeranno parte attiva nella divulgazione del tuo messaggio.

Se parti da zero i costruttori di autostrade potrebbero essere tra i tuoi amici e conoscenti. Impara a riconoscerli. Queste persone non solo divulgheranno il tuo messaggio, ma ti daranno feedback e consigli utili per migliorare i tuoi contenuti. Tieniti stretti questi amici, sia nella tua vita privata che in quella professionale.

Copia in maniera intelligente

Prendi spunto da chi è poco più avanti di te. Le tecnologie evolvono velocemente, non emulare chi ha 200.000 follower su Instagram. Piuttosto emula micro-influencer che hanno guadagnato 2.000 follower in 4 mesi nella propria nicchia.

Ricordati che tu sei unico. Copia la forma, non la sostanza. Il tuo tono di voce deve essere il tuo, solo in questo modo la tua comunicazione sarà unica ed efficace.

 

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