Ripensare ai miei primi ritratti spesso mi fa rabbrividire. Non ho nemmeno paura di ammetterlo adesso. Il mio obiettivo è sempre stato quello di essere un buon fotografo ritrattista, ma ero incredibilmente timido e non sapevo come interagire con le persone davanti al mio obiettivo. Sono sempre stato in qualche modo insoddisfatto dei miei risultati, poiché non riuscivo mai a connettermi con i miei soggetti a un livello abbastanza profondo da consentirgli di abbassare la guardia.
Dopo un lungo periodo di tentativi ed errori, anche forse con l'esperienza sul campo, lavorando, oltre al prestare molta attenzione al lavoro di altri fotografi che ammiravo, ho finalmente trovato un metodo che funzionava per me. Tuttavia, molti dei miei primi ritratti sembravano scatti di prova senza alcuna traccia di vita, poiché il mio unico obiettivo era assicurarmi che le fotografie fossero adeguatamente illuminate e composte. In altre parole, catturare espressioni autentiche durante un servizio fotografico non mi è venuto naturale. Affatto. Nemmeno un po. Ma una volta che sono stato finalmente abbastanza coraggioso da guardare al mio lavoro con occhio critico, ho capito che dovevo trasformare la mia debolezza in un punto di forza.
Credo che questo sia un problema comune a molti fotografi che lavorano oggi. Molti fotografi si concentrano così tanto sull'illuminazione, la composizione, lo styling, ecc., che dimenticano di fotografare un essere umano e non un prodotto. Non fraintendetemi, quegli ingredienti sono assolutamente importanti per la riuscita di un'immagine, ma direi che un ritratto senza alcuna traccia di emozione è come morto. Inoltre, ho visto diversi ritratti di celebrità pubblicati con un po' di sfocatura del movimento o una messa a fuoco leggermente persa che hanno avuto successo perché la persona è animata. È, però, interessante notare che questo era più comune quando la pellicola era lo standard fotografico, e forse gli scatti più spontanei o sinceri avevano la priorità sull'ossessione di perfezionare l'immagine fissa come siamo così abituati oggi.
Due fotografi che ammiro molto sono Peggy Sirota e Ben Watts per la loro incredibile capacità di tirare fuori il meglio dalle loro modelle e di suscitare emozioni che nessun altro ha. Seriamente, cercali. Hanno una ricetta segreta, non ho alcun dubbio che sia così. Ancora meglio, guarda alcuni video di backstage per vedere come lavorano e interagiscono con i loro soggetti. Proprio per questo motivo il loro lavoro finisce mese dopo mese sulle più grandi riviste.
Quindi, come fa un fotografo a tirare fuori il meglio da una persona durante un servizio fotografico, potresti chiederti? Non pretenderò di essere un'autorità in materia, ma ecco alcuni metodi che finora hanno funzionato bene per me:
- Questo primo punto suonerà contraddittorio, ma fidati di me su questo. Non impegnarti troppo con la modella nella conversazione finché non inizi a scattare foto. Sii educato, ovviamente, ma cerca di dire il minimo indispensabile fino a quando non hai effettuato gli scatti di prova dell'illuminazione e sarai pronto per scattare. L'obiettivo principale è conoscerli man mano che le riprese procedono.
- Mettili in una posa che ti piace, e poi parlagli. Parla della loro provenienza, della loro scuola o del loro lavoro, delle loro ambizioni, della loro musica preferita, del cibo, della loro vita amorosa, qualunque cosa. Il punto è convincere la persona di fronte a te a parlare con te di qualsiasi cosa in cui si impegnerà, in modo da distrarla da ciò che sta facendo in quel preciso momento, che è il tuo servizio fotografico.
- Lascia il tuo ego fuori dalla porta. Non aver paura di essere sciocco o di raccontare storie imbarazzanti su di te per far sentire la persona più a suo agio. Questo può sembrare un sacco di lavoro, ma secondo me vale lo sforzo extra. Per la cronaca, mi ci è voluto molto tempo per sentirmi sicuro di questa tecnica. Cerca anche di evitare l'umorismo autoironico, poiché può effettivamente avere l'effetto opposto se non è fatto con attenzione, e sì, anche questo lo so per esperienza.
- L'energia è importante e la musica aiuta. Prepara sempre una playlist per servizi fotografici ad alta energia pronta per l'uso e chiedi alla persona fotografata se ha della musica che vorrebbe ascoltare mentre scatti. Cerca anche di evitare di essere iper-caffeinato in modo che il carico di energia non diventi mai energia nervosa.
- Tieni d'occhio i momenti spontanei e preparati a catturarli come un cecchino. Ho visto troppi video di servizi fotografici dietro le quinte pubblicati online in cui la modella ha grandi espressioni sparse per tutto il video, ma le immagini finali sono in qualche modo senza vita perché il fotografo non stava attento alle espressioni naturali della modella o del modello.
Se sei pronto a dirmi che ho torto, lascia che ti prepari ammettendo che ci sono ovviamente alcune eccezioni. La fotografia di moda è un ottimo esempio di un genere che non deve necessariamente dare la priorità alle espressioni vivaci per avere successo. Si potrebbe obiettare che la persona fotografata in una fotografia di moda sia semplicemente un accessorio dell'abbigliamento, ma lascerò che siano gli altri a determinarlo.
Qualcuno come il grande Dan Winters è un'altra eccezione. Non solo le sue immagini illuminano capolavori, ma sembra sempre catturare espressioni sottili ma piuttosto potenti che completano perfettamente l'atmosfera generale della fotografia. Non è l'unico, ma mi viene subito in mente quando penso a emozioni tranquille fatte bene.
Non tutte le immagini in un servizio fotografico devono avere un'espressione felice, ma credo fermamente che uno scatto abbia più successo con un'ampia varietà di espressioni nella borsa. Sono sempre più soddisfatto dal punto di vista personale e al cliente piace avere opzioni. Ricorda solo che ogni persona è diversa e ognuno si esprime in un modo diverso. Alla fine della giornata, la diversità delle espressioni nel fotografare persone diverse aggiungerà naturalmente varietà al tuo portfolio verso cui graviteranno gli spettatori. E questa è una cosa grandiosa.