5 cose importanti da sapere se stai scattando foto in spiaggia e nella risacca

Adoro scattare foto di paesaggi in spiaggia. È un paesaggio in continua evoluzione dominato dal mare e dalle sue onde. Potresti pensare che scattare foto in un luogo simile sia facile, ma devi sapere alcune cose prima di andarci. Soprattutto per la tua sicurezza.

Ho deciso di non scrivere d'impostazioni e attrezzature in generale. Ne parleremo sicuramente in un altro articolo, nei prossimi giorni. In questo articolo voglio parlare delle cose a cui devi stare attento. Tuttavia, permettetemi di dire alcune parole sull'uso dei filtri.

Informazioni sui tempi di esposizione e sui filtri

Probabilmente vorrai usare i filtri per catturare il movimento dell'acqua. Spesso vengono utilizzati filtri scuri a densità neutra, come ad esempio il famoso Lee Big Stopper o filtri simili a 10 stop, come l'Haida Red Diamond.

Ma devi renderti conto, maggiore è la durata dell'esposizione, minore sarà il movimento catturato. Rendi l'esposizione abbastanza lunga e l'acqua si trasformerà in una superficie piatta e tranquilla.

Se vuoi davvero catturare la dinamica dell'acqua, mantieni la durata dell'esposizione tra 1/4 di secondo e 2 secondi, a seconda della direzione dell'acqua e della sua velocità. Scegli il filtro a densità neutra che ti consente di utilizzare la lunghezza di esposizione desiderata. Non limitarti a scegliere un filtro a densità neutra e utilizzare il tempo di esposizione che ottieni.

Oltre alle impostazioni e ai filtri che usi, ci sono altre cose da tenere a mente quando si fotografa in spiaggia e nella risacca. Questi non sono spesso citati, ma sono comunque molto importanti.

1. Conosci la spiaggia e i suoi rischi

Scattare su una spiaggia può essere piuttosto pericoloso se non si ha familiarità con le caratteristiche di quella spiaggia. La risacca può essere molto imprevedibile o le maree possono salire più velocemente di quanto pensi. Sapere cosa aspettarsi, renderà molto più sicuro fotografare in spiaggia. Ho alcuni esempi.

Maree alla Costa d'Opale

Le maree sulla Costa d'Opale in Francia variano tra uno e nove metri. Significa che il mare a volte si alzerà di più di un metro all'ora, che è molto. Se non stai attento, potresti rimanere intrappolato su una roccia senza possibilità di tornare al sicuro. Devi tenere d'occhio il livello dell'acqua in ogni momento e assicurarti che la via del ritorno non resti bloccata dall'acqua che sale.

La differenza di marea alla Costa d'Opale è vista in questo confronto. Il tempo tra le due immagini è solo un'ora e mezza.

Massi alla spiaggia di Unstad

Una parte della spiaggia Unstad alle Lofoten, in Norvegia è ricoperta da massi enormi. Fotografare il flusso d'acqua tra i massi può produrre immagini fantastiche, fino a quando quella grande onda che non hai visto arrivare ti colpisce. Qualunque cosa tu stia facendo, non afferrare la fotocamera e il treppiede, camminando velocemente all'indietro. Ho visto alcuni fotografi farlo, con il rischio d'inciampare in qualche grosso masso dietro di loro, rischiando, così, di sbattere la testa contro un altro masso.

Questi massi sono un ottimo soggetto. Ma se ti trovi in ​​mezzo, non scappare se un'onda ti colpisce. È troppo pericoloso. Foto di Nando Harmsen

Sneaker Waves una Prova

Probabilmente conosci la famosa spiaggia di Reynisfjara in Islanda, dove i grandi faraglioni chiamati Reynisdrangar offrono grandi composizioni. Molti turisti e fotografi sono stati sorpresi da onde subdole. Anche se la risacca è calma e magari pensi di essere a distanza di sicurezza, un'onda subdola può sempre travolgerti. È successo e, quasi ogni anno, provocano decessi.

La spiaggia nera di Reynisfjara in Islanda. È una spiaggia pericolosa a causa delle onde subdole. Credimi, ti sorprenderanno. Foto di Nando Harmsen

2. Posiziona il treppiede nel modo giusto

Non tutte le spiagge sono pericolose come i tre esempi che ho citato. Alcune spiagge sono relativamente sicure e non sono necessarie molte precauzioni extra. In tal caso, puoi posizionare il tuo treppiede nella risacca stessa per catturare il pattern creato dal movimento dell'acqua.

Se lo fai, assicurati che il tuo treppiede sia posizionato nel modo corretto. Spingilo saldamente nella sabbia o sistemalo in modo che sia il più stabile possibile sulle rocce. Punta sempre due gambe del treppiede verso il flusso dell'acqua e una gamba con la direzione dell'acqua. In mare, con l'acqua che scorre in entrambe le direzioni, determina quale direzione ha più forza e imposta il treppiede di conseguenza.

Il modo corretto di posizionare il treppiede, con una gamba nella direzione del movimento dell'acqua.

Posizionando il treppiede in questo modo, ci sarà meno rischio di ribaltarsi se un'onda lo colpisce. Tuttavia, l'acqua ha molta forza ed è pesante (un metro cubo d'acqua pesa mille chilogrammi, immagina se ti viene addosso), questo significa che può muovere anche il più pesante dei treppiedi. Stai sempre vicino al treppiede in modo da poterlo tenere in posizione verticale se un'onda lo colpisce troppo forte.

3. Non lasciare mai la borsa della fotocamera incustodita

Qualunque cosa tu stia facendo, fai attenzione a dove apri la borsa della fotocamera. Ho visto fotografi posizionare la loro borsa fotografica molto vicino alla risacca. Alcuni addirittura lasciano la borsa aperta e si allontanano lasciandola incustodita. Se lo fai, potresti ritrovarti con la borsa fotografica piena di acqua di mare. In passato, ho salvato le borse di alcuni amici fotografi, anche se li avevo avvertiti del rischio.

Puoi pensare di essere al sicuro posizionando la borsa della fotocamera in quel punto, ma la prossima onda potrebbe superarlo. Vuoi correre il rischio?

Non correre mai alcun rischio in mare. Se vuoi cambiare le lenti o devi prendere qualcosa dalla borsa, posizionala a una distanza di sicurezza dalla risacca dell'onda, preferibilmente su un terreno più alto, e tieni sempre d'occhio il mare e le onde. Se hai finito, porta di nuovo la borsa con te. Non lasciarla mai incustodita o esposta al rischio di un'onda enorme che può riempirla d'acqua o peggio ancora trascinarla via.

4. Porta sempre con te un asciugamano

No, questo non ha nulla a che fare con la regola più importante della Guida galattica per autostoppisti. Ma sì, ha molto a che fare con il mantenere la fotocamera e l'obiettivo liberi dall'acqua. Soprattutto quando si scatta da un angolo basso, il rischio che l'acqua penetri nell'obiettivo è molto elevato. In questo caso, non vuoi un normale asciugamano, ma uno strofinaccio. Assicurati che sia stato lavato più volte perché in questo modo sarà privo di fibre e particelle sciolte.

Uno strofinaccio può anche proteggere la fotocamera e l'obiettivo da pioggia o neve. Aiuterà anche a scattare alle cascate, io, ad esempio, l'ho utilizzato quando ho scattato alla cascata delle Marmore. Insomma, è solo una cosa molto utile che rende molto più facile scattare in mare e nella risacca.

5. Pulisci il treppiede in seguito

Sai che l'acqua di mare è salata. Se l'acqua si asciuga, il sale rimarrà. Qualsiasi metallo sul tuo treppiede si corroderà molto più rapidamente se non lo pulisci. Le gambe del treppiede, che spesso sono in carbonio, non rischiano. Ma le viti e gli altri metalli presenti non andranno altrettanto bene. Ecco perché è consigliabile pulire a fondo il treppiede successivamente.

Non è necessario iniziare a pulire nel momento in cui arrivi a casa; ma farlo il prima possibile è sicuramente la cosa migliore da fare. 

Potrebbe anche essere saggio pulire la fotocamera. Se le parti della tua fotocamera diventano bianche nei giorni successivi, saprai che l'acqua di mare è entrata in contatto con loro. Prenditi cura soprattutto della slitta perché è uno dei punti della fotocamera in cui il sale può causare più danni. Ci sono contatti elettrici per comunicare con un flash o un trigger flash. Il sale rovinerà questa connessione alla fine se non stai attento. Usa uno strofinaccio bagnato per risciacquare la fotocamera ed eliminare il sale. Come vedi, lo strofinaccio torna utile anche dopo che hai finito di fotografare. Dopotutto, Ford Prefetch della Guida galattica per gli autostoppisti potrebbe avere decisamente ragione.